Vincitori X Edizione
	
	Narrativa Adulti:
	
		- Primo classificato:  “La nostra casa parla abruzzese” di Roberta Pianta
 Il realismo della narrazione mette in risalto la vicinanza emotiva del narratore all’evento storico. Particolarmente apprezzata la riflessione sui rapporti filiali e coniugali che acquisiscono nuova voce sullo sfondo delle macerie. 
	
	
		- Secondo classificato: “Il salto” di Gaetano Bellone 
  Originale nel delineare il carattere nell’evoluzione dei personaggi, nella descrizione dei particolari con dovizia scientifica nonché nella cornice calma ed inquieta del lago e del “salto” della diga. 
	
	
		- Terzo classificato:  “Un colpo di vento” di Stefano Carnicelli Il ritmo della scrittura, malinconico e dolente, rispecchia appieno la trama. Il ricordo di un passato della città che stenta a nascere, si riverbera nella tristezza del protagonista: il racconto, però, si chiude in un gesto di speranza che vuole essere bene augurante per entrambi i protagonisti.
 
	
	N.B. Il racconto “Mara del caffè” di Maria Cristina Clotilde Di Dio viene escluso per l’art. 1 del Regolamento del Premio.  
	
	Giovanissimi:
	
		- Primo classificato: “Devozione ancestrale” di Antonia Dalì Ciampa 
 Colpisce il contrasto tra il peso delle tradizioni e la freschezza  dei giovani protagonisti. Centrale il ruolo emozionale della religiosità popolare che attraversa le generazioni. 
	
	
		- Secondo classificato: “A tasche vuote” di Federico Foschi 
 Il confronto generazionale  si risolve tra l’anelito giovanile verso il nuovo e l’altro e lo sguardo sul passato dei vecchi, nella poeticità della ricomposizione finale sullo sfondo della torre dei saracena. 
	
	
		- Terzo classificato: “Gigante che dorme, gigante che sogna!” di Lorenza Tarli 
 La freschezza delle giovani generazioni al cospetto della maestosità della natura è resa evidente nell’andamento narrativo e nella personificazione della montagna abruzzese. 
	
	
	Pulcini:
Essendo pervenuto un solo elaborato di gruppo, la Giuria ritiene opportuno non assegnare il premio.
	
	Poesia Adulti:
	
		- Primo classificato:  “Terra d’Abruzzo” di Daniele Ardigò. 
 L’asprezza del linguaggio e il ritmo incalzante dei versi concorrono a delineare il quadro di un paesaggio rude e rugginoso, inospitale e nello stesso tempo profondamente amato. 
	
	
		- Secondo classificato: “Abruzzo amaro” di Costanzo Malecore. 
 La lirica, di forte impatto emotivo, incarna un’esperienza tragicamente vissuta. Il pianto del figlio tradito diventa preghiera e affida alla terra d’Abruzzo la propria reliquia. 
	
	
		- Terzo classificato: “Fra la memoria e l’oggi” di Anna Elisa De Gregorio.  Nella catena di terzine si snoda il racconto suggestivo di una terra ferita, sulla quale, tra memoria e rabbia, timida rinasce una margherita.
 
	
	N.B. La poesia “L’antico trabocco” di Amelia Valentini viene esclusa per l’art. 1 del Regolamento del Premio. 
	Giovanissimi:
	
		- Primo classificato: “L’Aquila 2009-2014: “‘na storie vere” di Leonardo De Lauretis. 
 Il tremore di una lacerazione viene consegnato alla viva pregnanza della lingua vernacolare, che sbriciola accenti lirici di grande suggestione. 
	
	
		- Secondo classificato: “Le bellezze di Tortoreto”  di Manila Cappelletti. 
 Come un album che scorre le sue pagine, in un leggero e ironico “linguaggio pubblicitario”, la lirica invita ad apprezzare le meraviglie della propria terra. 
	
	
		- Terzo classificato: “L’aquila che più non vola” di Francesco Faenza. 
 Il dramma di una terra violata è portato all’evidenza da piccole strofe di grande impatto emotivo. 
	
	
	Pulcini:
	
		- Primo classificato: “Tortoreto è…” di Marianna Labbate. 
 Il paese natale, visto attraverso il trascorrere delle stagioni con uno sguardo limpido e minuzioso, rivela aspetti ed emozioni intense e insolite.  
	
	
		- Secondo classificato: “Il paesaggio infinito” di Wiam Mouridi 
 In un’agile griglia strofica si snoda il racconto della vita di paese che, attraverso un’esplosione di sensi, evoca una malinconia struggente e allo stesso tempo giocosa. 
	
	
		- Terzo classificato: “Tortoreto, il bel paese” di Ilaria Fenizia Cirilli. 
  Presente e passato, vicino e lontano, sono i fotogrammi lirici di un sogno che viaggia verso mete sconfinate.